Nuovo Governo: in corso il colloquio tra Enrico Letta e Berlusconi
Di Mimmo Parisi.
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Oggi Enrico Letta dovrebbe sciogliere i nodi e la riserva
11:05 È in corso da più di un’ora il colloquio tra il premier incaricato e Silvio Berlusconi, accompagnato da Angelino Alfano e Gianni Letta. I tempi potrebbero allungarsi, improbabile a questo punto lo scioglimento della riserva in mattinata.
27 aprile: potrebbe essere questo il giorno di Enrico Letta. Il premier incaricato, riferiscono le agenzie, ha lasciato la sua abitazione per recarsi a Palazzo Chigi e poi nel suo ufficio a Montecitorio dove ha incontrato il segretario dimissionario del Pd Pierluigi Bersani e in questi minuti è in corso un colloquio con Silvio Berlusconi, che dovrebbe essere risolutivo.
Già nella tarda mattinata o nel primo pomeriggio Enrico Letta potrebbe recarsi al Quirinale e sciogliere la riserva
16 aprile: Enrico Letta dovrebbe giurare domani
15.00: Enrico Letta dovrebbe giurare domani. E’ la fine del Governo Monti.
11.30: Un comunicato stampa del Quirinale sancisce la fine del colloquio fra Enrico Letta e Giorgio Napolitano.
Nel comunicato non si parla di contenuti, si dice solamente:
«Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, che lo ha informato sullo svolgimento dell’incarico ricevuto.
Roma, 26 aprile 2013»
C’è una differenza sostanziale fra la prima ascesa al colle di Enrico Letta – per ricevere dal capo dello stato l’incarico di governo – e la seconda, quella di questa mattina: il 24 aprile Letta è salito al Quirinale con la sua auto privata. Oggi aveva la scorta.
Il resto è tutto come prima. Ovvero: si va alla ricerca di un governissimo dalle larghe intese, con una squadra di Ministri che possa soddisfare tutti, ma proprio tutti quelli che sosterranno il Governo. Ovvero, il Pd (sulla definizione di questo soggetto politico dovremo, prima o poi, confrontarci. Ma dovrà farlo anche lo stesso Pd), il Pdl (con Silvio Berlusconi all’assalto della diligenza per ottenere quanti più dicasteri possibile) e Scelta Civica (anche se Mario Monti ha già fatto sapere che non sarà nella squadra del governo).
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