sabato 27 aprile 2013

Napolitano, costituzionale o no, non è etico che sia ancora al governo.





Da qualche ora sui social network e su alcuni siti di informazione sta cominciando a girare una notizia (apparentemente) bomba: la rielezione di Napolitano è incostituzionale! In realtà già nelle ore immediatamente successive al voto dei grandi elettori qualche costituzionalista improvvisato aveva spiegato che, in punta di diritto, la rieleggibilità darebbe una responsabilità politica al Capo dello Stato, che è invece una figura “politicamente irresponsabile” (nel senso che la responsabilità politica degli atti presidenziali è assunta dai ministri che sono tenuti ad apporre la controfirma). Ma a parte questa contestazione semantica, nient’altro.



Ora però su alcuni siti (a far partire il tam tam è stato “L’infiltrato”), che hanno pubblicato un documento proveniente da una seduta dell’Assemblea Costituente del 1946, a firma del padre costituente Umberto Terracini, in cui si parla tra le altre cose dell’inserimento nella Carta di un articolo che preveda il limite di un solo mandato per il Presidente della Repubblica.



E da qui è partito il grido d’allarme: è un golpe, i partiti hanno violato la Costituzione, Napolitano non è legittimato. Strano allora che nessun costituzionalista (vero), neanche quello Stefano Rodotà che è stato il principale sfidante abbia avuto niente da dire su questa enormità.



Il motivo è semplice: si tratta di una bufala. Basta andare a leggere la Costituzione, quella vera, negli articoli che riguardano le istituzioni e in particolare il Presidente della Repubblica, per capire che di questa norma non c’è traccia. La norma che Terracini avrebbe voluto introdurre, semplicemente, dopo essere stata discussa non è mai stata approvata.



Per il Capo dello Stato si richiedono dei requisiti – che abbia almeno 50 anni, che il mandato duri sette anni, che negli ultimi sei mesi non possa sciogliere anticipatamente le Camere, che deve prestare giuramento – ma niente di niente sull’impossibilità di essere rieletto. Quindi state tranquilli, non c’è stato nessun golpe. Si può discutere sull’opportunità di presiedere il Quirinale per 14 anni, ma non c’è nulla di incostituzionale.



1 commento:

  1. Sono perfettamente d'accordo. Non è questione anagrafica, si può essere nuovi anche a 100 anni, tuttavia bisogna essere consci del valore semantico del termine 'nuovo'. Ma come 10 milioni di italiani vogliono cambiare rotta e qui si mette al comando il solito capitano?

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